IKEA è noto come quel negozio di mobili dove trovi mobili economici e gradevoli all’occhio. Mobili fai-da-te adatti a soddisfare le esigenze di ogni tipo di casa o appartamento.
Cos’è IKEA?
IKEA è il più grande rivenditore di mobili al mondo. La società prende il nome dalle iniziali di:
Ingvar
Kamprad (Fondatore)
Elmtaryd (la sua fattoria di famiglia)
Agunnaryd (sua città natale)
Fondata nel 1943, IKEA, è nata per la vendita di penne, portafogli, gioielli con il concetto principale di soddisfare le richieste dei clienti in prezzi accessibili. Solo dopo cinque anni di attività IKEA, è arrivata alla commercializzazione di mobili. Da allora la vendita di mobili IKEA è cresciuta costantemente fino ad oggi, ed è diventato il brand che tutti conosciamo. Con 424 sedi in 52 paesi diversi, IKEA è ormai un brand globale fortemente consolidato.
IKEA in cifre.
IKEA ha registrato un fatturato globale di 38,8 miliardi di Euro nel 2018 , in aumento rispetto ai 36,3 miliardi dell’anno precedente. 12.000 prodotti, oltre 1400 fornitori da più di 52 paesi. Anche se il profitto operativo di IKEA nel 2018 ha registrato un calo del 26% , IKEA sta cercando continuamente nuove strade e nuovi mercati da esplorare.
Il segreto non segreto di IKEA
IKEA è di proprietà della fondazione INGKA (Ingvar Kamprad). INGKA è in realtà una delle più grandi organizzazioni di beneficenza del mondo.
Ma perché IKEA dovrebbe essere di proprietà di un’organizzazione no profit, che dice di fare beneficenza?
L’idea di creare un’organizzazione no profit di beneficenza e farla diventare proprietaria di IKEA è nata quando il management ha scoperto che in Olanda questo trasferimento avrebbe aiutato a raggiungere tre principali obiettivi: ridurre le tasse, proteggere la società in caso di crisi economica e guadagnare il privilegio di operare come organizzazione no-profit.
In più, la proprietà intellettuale di IKEA è detenuta da un’altra società ancora. E questo permette una riduzione ulteriore delle tasse.
Come funziona IKEA | Business Model IKEA
Volume di vendita
Maggiore è il volume degli affari, maggiore è il profitto, minore è il costo.
Per trarre vantaggio da questo processo, IKEA inizia con un basso costo per i mobili e posiziona le sue sedi strategicamente in città con un grande numero di abitanti (inizialmente le città scelte dovevano soddisfare il requisito di almeno 500.000 abitanti).
Così facendo IKEA ha semplicemente giocato con l’economia di scala. Ed ecco un ulteriore motivo per cui IKEA è in grado di fornire mobili a prezzi bassissimi rispetto ad un produttore standard.
Taglio costi non essenziali
Proprio come Aldi, IKEA crede anche nel risparmio dei costi superflui, o non essenziali, usando delle strategie geniali.
Ad una strategia in particolare il colosso dell’arredamento deve molto, il metodo flat-pack (“imballo piatto”).
Un’idea che è stata sviluppata quando un falegname ha rimosso le gambe di un tavolo per facilitarne il trasporto. Da quel tavolo, IKEA, ne ha generato una strategia che vale oro. I mobili sono confezionati in una scatola che sembra quella di una TV a schermo piatto, così facendo possono trasportare molti più mobili in una sola spedizione, riducendo di molto i costi.
In più l’assemblaggio finale è fatto dal consumatore, quindi il trasporto risulta comodo anche per il consumatore che dovrà poi costruire da sè il mobile. Negli uomini questo “far-da-se” innesca un meccanismo da maschio-alpha che è un’ulteriore vantaggio per IKEA.
Materiale
IKEA utilizza materiali ibridi come pannelli di fibra a media densità e laminati (legno macinato e pressato) per avere una struttura robusta a un costo e un peso inferiori a quelli del legno massiccio.
Questo aiuta a ridurre ulteriormente i prezzi per il prodotto finale.
Falegnami non falegnami
IKEA crede in un forte team di ricerca e sviluppo che taglia i costi e finalizza la progettazione secondo i requisiti.
I progettisti, o se vuoi chiamarli “falegnami”, sono costantemente coinvolti nel rendere il set più economico e più facile da mettere insieme.
Pertanto, il design che scelgono di solito è replicabile e viene eseguito in una macchina CNC e non da un falegname.
Questo, per IKEA, è stato un altro passo fondamentale per raggiungere il successo.
Ricerche di mercato specifiche
Quando IKEA ha esteso i suoi confini all’estero, ha prodotto dei mobili standard da offrire al mercato, cosa che ha impedito di soddisfare le aspettative di vendita.
IKEA aveva sicuramente prodotti economici ma non si adattava alle esigenze del consumatore.
Il salto di paradigma è avvenuto quando IKEA ha spostato la propria attenzione nella direzione dei clienti.
Ha iniziato a chiedere feedback ai consumatori dei vari mercati e ha cominciato a soddisfare le specifiche esigenze.
Ad esempio, i consumatori negli Stati Uniti volevano letti e mobili più grandi poiché vivevano in spazi ampi, al contrario i consumatori in Giappone desideravano che i mobili modulari che si adattassero alle loro case compatte.
Ora IKEA, scopre quali mobili venderà ancor prima di entrare in qualsiasi mercato.
Franchising privato
IKEA prende una commissione di franchising annuale del 3% su tutte le vendite effettuate dai negozi che aderiscono.
Non sorprende che questo modello di business in franchising si traduca in una gallina dalle uova d’oro per IKEA.
Canale di distribuzione
IKEA ha oltre 1400 fornitori in 52 paesi e più di 40 centri di distribuzione in 16 paesi.
IKEA possiede un punto forte nella gestione della catena di approvvigionamento in quanto gestisce la fornitura da paesi molto vari.
Il 60% dei fornitori di IKEA proviene da paesi europei e il resto dalla Cina e da altri mercati locali.
L’ idea di avere un ampio canale di fornitori risiede nell’ideologia che IKEA crede in un limite di prezzo iniziale per i mobili richiesti.
Crede in un modo socialmente responsabile e rispettoso dell’ambiente per costruire mobili.
Vanta una gamma di mobili composta dal 60% dei prodotti realizzati con materiali riciclabili e dal 10% dei mobili realizzati interamente con materiali riciclati.
In breve
IKEA possiede una vasta rete di fornitori con cui ha a che fare per creare i prodotti desiderati con costi eccezionalmente bassi.
Inoltre, il loro innovativo flat-pack dei mobili consente di risparmiare sui costi di imballaggio e spedizione, aiutandoli a ridurre al minimo le spese.
Il modello di business di IKEA ruota attorno alla regola di base del marketing: risolvere problemi e soddisfare le esigenze del cliente. E questo lo fa con una politica low-price, ma high-volume (prezzi bassi, alti volumi).
Dai, dimmi cosa ne pensi!
Mi sono perso qualcosa? Dai! Dimmi cosa ne pensi dell’articolo sul business model IKEA qui sotto nei commenti
LEGGI ANCHE:
- Cosa succede in 1 minuto su internet
- Idea Vs Concept
- Le recensioni negative come opportunità
- Tutte le imprese iniziano con un sogno
- Gestire per competere
- Come misurare l’impatto di un cambiamento sulla tua impresa
- Come ricaricarsi per ripartire forti e determinati a settembre