Entro la fine del 2020 il 40% della forza lavoro, saranno Millennials.
Chi sono i Millennials?
In italia vengono erroneamente indicati come i nati dal 2000 in poi. In realtà, principalmente, sono i nati tra il 1980 e il 1995. I Millennials sono anche chiamati Generazione Y. Questa generazione è definita da un maggiore uso e familiarità con i media, la tecnologia più varia e la comunicazione.
Simon Sinek, autore di Start With Why (Partire dal perché) e TED Speaker, durante una puntata di TED talks Inside Quest, ha parlato dei Millenials, delle loro caratteristiche e dei problemi che vivono. Delineando un profilo molto differente e contrastante con le persone che attualmente ricoprono ruoli di responsabilità e che sono tenuti a gestirli, ovvero la generazione precedente ai Millennials, la generazione X. Ha sottolineato molto la “nostra” (sono uno di loro e quindi parlo di “noi”) tendenza alla ricerca di vittorie facili e di riconoscimenti ottenuti solo partecipando, svalutando così chi ottiene riconoscimenti con duro lavoro e determinazione. C’è da dire che, oltre ad avere innumerevoli difetti e caratteristiche che si scontrano con la generazione X abbiamo anche caratteristiche che sono di grande valore e aiuto.
Noi Millennials, pensiamo che la prova, il fallimento, l’innovazione e il fatto di essere esperti di tecnologia siano i migliori insegnanti.
Nel nostro frenetico mondo dei social network, delle nuove tecnologie, dei nativi digitali e della gamification, la necessità di tenere il passo non è mai stata così grande.
Per essere il più oggettivo possibile, da qui in poi ho deciso di scrivere staccandomi dal “noi” Millennials e osservare il quadro da una maggiore distanza.
Come i millennials possono essere un grande aiuto?
Se fino a qualche anno fa le persone adattavano la loro vita al lavoro, ora per i Millennials è sempre più frequente il voler adattare il lavoro alla propria vita. Un cambio di paradigma forte, e per qualche imprenditore, sconvolgente.
Questo cambiamento porta ad una convivenza, nel mondo delle imprese, tra due generazioni molto differenti.
E, molti leader e imprenditori sono sfidati da questa convivenza.
Per vincere questa sfida sempre più persone che ricoprono ruoli di responsabilità, si rivolgono ai loro collaboratori più giovani per chiedere opinioni e a volte anche consigli.
Il mentoring tradizionale o il tutoraggio così come lo conosciamo si sta trasformando, ruotando su se stesso. La Generazione Y è diventata mentore, un mentore must-have, da avere assolutamente al fianco per aiutare imprenditori e leader a migliorare, crescere e comandare la nave al meglio delle loro capacità.
Cresce così la necessità di leader più flessibili e adattabili, e la componente chiave per acquisire queste caratteristiche è essere “mentori” senza “ego”. L’età non è di certo un fattore quando si tratta di apprendere, infatti più vari sono i campi e gli ambienti nei quali ogni imprenditore apprende, più probabile è la crescita dell’impresa.
Come applicare programmi di reverse mentoring?
Ecco come aziende quali Microsoft e Target stanno impostando i loro programmi di reverse mentoring:
- Le sessioni di reverse mentoring si svolgono una volta ogni due mesi e coprono una vasta gamma di argomenti.
- L’attenzione si concentra su come migliorare il business, migliorare la tecnologia e migliorare la vita nell’impresa.
- Si pongono come obiettivo il miglioramento della comunicazione, ampliando così la capacità di trasmettere e apprendere altre idee e modalità.
- Le sessioni sono informali e rilassate.
Gli imprenditori o leader che partecipano al reverse mentoring traggono vantaggio da nuove idee, da riflessioni sulla leadership e su come ottenerla, con nuove innovative prospettive.
Il valore aggiunto del tutoraggio inverso sono la condivisione di pensieri, la nascita di nuove intuizioni e l’aumento di comprensione reciproca.
Ciò che emerge dalle esperienze di Microsoft e Target è che le varie figure appartenenti a generazioni diverse stanno imparando a collaborare e sfruttare meglio i punti di forza degli altri. Il tutoraggio inverso è un dare e avere e, se fatto bene, aggiunge una prospettiva inestimabile per entrambi i lati della relazione mentore-allievo. Una vera win-win.
Questi cambiamenti stanno già avvenendo e in parte sono già avvenuti. Sei pronto a questa trasformazione?