Vince chi cambia più rapidamente, dentro e fuori.

La “Scenario Planning” ti costringe a guardare al futuro e ti aiuta a gestire l’incertezza.

Comprendendo a fondo questa tecnica si possono apportare modifiche rapide ed efficaci a qualsiasi tipo di impresa o startup.

 

Un buon giocatore di scacchi pensa diverse mosse avanti.
Non può prevedere cosa farà il suo avversario, ma può immaginare quali siano le opzioni disponibili, quali potrebbero verificarsi e sviluppare una strategia

Lo “scenario planning” funziona esattamente in questo modo. Ti offre la flessibilità mentale per poterti attivare rapidamente e in modo focalizzato quando l’equilibrio attuale cambia.
Per quanto io sia affezionato al qui ed ora e alla presenza nel momento presente, nel mondo dell’impresa è necessario pianificare e pensare al futuro, con consapevolezza.
Per funzionare, lo scenario planning deve guardare al futuro, poichè chi si fa cogliere impreparato fatica a prendere rapidamente la decisione giusta.

 

Grande impatto

Qualsiasi cambiamento può avere un impatto importante su ogni realtà imprenditoriale e non, motivo per cui è fondamentale essere sempre un passo più vicini all’essere preparati. Solo attraverso la comprensione dei potenziali cambiamenti e dei relativi impatti puoi evitare di essere destabilizzato profondamente.

Lo scenario planning, ti aiuta a identificare gli scenari possibili e quindi vedere quali potenziali conseguenze potrebbero avere questi scenari. Non è una previsione, ma un’esplorazione di ciò che potrebbe avvenire in futuro.

“I manager pensano in sicurezza, che è spesso un punto di forza ma, la sicurezza si trasforma ogni giorno di più in un punto debole”

Lo scenario planning è utile e spesso necessario, specialmente in tempi di crisi, ma è utilizzato ancora molto poco.

La mancanza di tempo è una scusa comunemente sostenuta, come in numerosi altri casi.
Un altro è la mancanza di informazioni. Mentre ci sono abbastanza informazioni sul passato (compilate in rapporti giornalieri, settimanali, mensili e annuali) le informazioni sul futuro non sono sempre disponibili, e come ci insegna Nicholas Nassim Taleb, è impossibile essere certi di una previsione.
Ecco perché molte aziende tendono a comportarsi come le banche pianificando scenari sulla base delle informazioni passate, dimenticando che il futuro è raramente una conseguenza lineare del passato.
Anche la paura dell’ignoto è una delle scuse per non sfruttare lo “scenario planning”.

Lo scenario planning richiede creatività e volontà di pensare all’ignoto.

“Non sai cosa non sai, e questo crea incertezza.” 

 

Pensare in ottica di sicurezza

La maggior parte delle aziende con cui ho collaborato e che ho conosciuto è abituata a pensare “dalla parte della sicurezza”.

Questo è normalmente un punto di forza, ma una debolezza in tempi di crisi. In un’organizzazione attiva si è spesso impegnati ad implementare un modello di business, ma se si vuole innovare o cambiare, ciò che serve è un comportamento sostanzialmente diverso.

“L’esecuzione è dal lato della sicurezza, l’innovazione è dal lato incerto.”

Shell è stata una delle prime aziende ad utilizzare lo scenario planning.
Nel 1967, Jimmy Davidson – CFO e responsabile della pianificazione – avviò un operazione di analisi dei possibili futuri, pubblicando un rapporto che puntava fino all’anno 2000 (33 anni dopo!!). Fu il primo di molti.

Negli ipotetici scenari sviluppati da Davidson, i collaboratori si sono impegnati nel dare risposte appropriate alle domande “What if” (“cosa succede se..)
Questo processo ha incoraggiato i dirigenti dirigente ad ampliare il proprio pensiero; a sua volta, prendere decisioni più ponderate.
Come osserva Shell:

Gli scenari allungano il nostro pensiero e ci aiutano a fare scelte cruciali in tempi di incertezza e cambiamento”.

 

Fuori esiste un mondo nuovo, sempre.

Cerca di non concentrarti su domani, ma sul dopodomani. Cerca di mappare possibili futuri e utilizzare quelle situazioni come opportunità di sviluppo o di differenziazione.

Un esempio di ciò che intendo, è considerare COVID-19 come una nuova tendenza, e com’è evidente c’è incertezza.
COVID-19 è un motivo per sviluppare uno scenario planning, ma non è uno scenario.
COVID-19, sarai d’accordo con me che è stato anche un acceleratore per un ambiente digitale.
Siamo passati, tutti, nello scoprire e nell’adattarci rapidamente ad un lavoro digitale e a distanza. Cosa che avrebbe richiesto anni senza il contesto che stiamo ancora vivendo.

Con lo Scenario Model Canvas, è possibile guardare in ottica propositiva al cambiamento e all’innovazione.

Non basta concentrarsi solo su una possibile versione del futuro. Dobbiamo fare un piccolo passo indietro e guardare a ciò che sarebbe possibile per la nostra realtà in una varietà di possibili versioni del futuro,quale modello di business ne fa parte e come è possibile ottenere una forza il più costantemente organizzata”.

 

Leggi anche: Come misurare l’impatto di un cambiamento sulla tua realtà

 

Scenario Model Canvas

 

Scenario-planning-model-canvas-1

Clicca qui per la versione PDF

Lo Scenario Model Canvas ha 4 quadranti, che dipendono da due “tendenze” principali.
Ad esempio, immagina di essere nel settore degli eventi mentre COVID-19 comincia il suo maestoso ingresso nel mercato.
Inizia facendo un elenco delle variabili di incertezza più importanti.
I potenziali scenari potrebbero essere:

  • D’ora in poi preferiamo rimanere a casa dietro il computer <-> Viviamo gli eventi dal vivo.
  • Il blocco rimane “alto”, il paese rimane bloccato <-> Il blocco si indebolisce rapidamente.

Se metti i due scenari:

Da casa dietro al computer + Blocco Alto VS. Vivere gli eventi + Blocco sbloccato

sugli assi, ottieni quattro mondi che puoi descrivere e per ogni mondo o scenario:

  1. Descrivi quali aziende sono potenzialmente scomparse e quali sono cresciute.
  2. Esplora le nuove esigenze dei clienti.
  3. E ultimo, fondamentale e importantissimo, chiediti che aspetto ha il tuo modello di business in quel mondo, puoi continuare a viverci così o dovrai cambiare?

“Immagina lo Scenario Model Canvas, come uno strumento che ti permette di dividere i possibili futuri in 4 e per ognuno di essi ragionare su come il tuo modello di business dovrebbe cambiare”

 

Leggi anche: Gestire per Competere

 

Analisi PEST

Per determinare quali scenari esplorare, un’analisi PEST è uno strumento utile per dettagliare i fattori esterni e “vedere ciò che non si vede”.
Questo tipo di analisi ti porta a prendere in considerazione diversi ambienti e i fattori correlati:

  • Politico (stabilità politica, leggi e regolamenti e sussidi governativi e politica fiscale)
  • Economico (crescita economica, sviluppo del potere d’acquisto, inflazione, stabilità valutaria, sviluppo degli interessi)
  • Sociale (aspetti demografici, livello di istruzione, welfare – e gli aspetti sanitari, aspetti culturali, la crescente importanza dei social media)
  • Tecnologico (intelligenza artificiale, internet, social media)

 

Una volta fatto puoi anche classificare queste tendenze in base a due criteri: incertezza e impatto.

Le due tendenze di maggiore impatto e massima incertezza meritano uno scenario.

 

Il Team e la sua forza

Riunire un team, lo dice chiunque ormai, è un passo essenziale per mirare al tuo successo. Lo scenario planning è ancora più efficace se eseguito con persone di livelli diversi dell’organizzazione.

Senza tralasciare che il supporto da parte della direzione è cruciale, quindi è fondamentale che sia presente almeno un dirigente.

BMW è un’altra società che fa proprio questo: un team selezionato che nel loro programma Rad°hub sviluppa scenari per il futuro del brand.

 

Ciò con cui le persone lottano o si scontrano è ciò che alla fine fornisce le risposte più interessanti.

“Attraverso lo scenario planning possiamo agire piuttosto che reagire. E nell’affrontare il futuro questa si è dimostrata spesso essere la strategia migliore.”