Potresti pensare che gli ecosistemi naturali del mondo – le foreste pluviali, i deserti, gli oceani e i fiumi – siano realtà estremamente lontane dalla tua impresa.
Tuttavia, meccanicamente parlando, la natura e il business sono più simili di quanto potrebbe sembrare a prima vista.
Entrambi sono sistemi dinamici complessi, costituiti da entità individuali che interagiscono tra loro in una battaglia per sopravvivere.
In un caso li chiamiamo organismi e nell’altro caso imprese.
L’unica vera differenza profonda tra i due è che il business è controllato da noi, mentre la natura controlla se stessa. Pertanto, dato che la natura ha organizzato sistemi complessi come questo per un periodo molto più lungo di qualsiasi imprenditore, penso possa valere la pena valutare il suo esempio e capire se c’è qualcosa di utile che si può imparare ed applicare all’interno delle imprese.
Quali sono le caratteristiche di un “ecosistema sano” applicabili per creare un “mercato sano“?
Ecco tre intuizioni / idee a riguardo:
Non condurre la tua attività, seguila:
Nell’evoluzione, le specie non si evolvono perchè sanno ciò che vogliono diventare o sanno che strada percorrere. Si evolvono gradualmente per entrare in sinergia con l’ambiente circostante, è come se diventasserò ciò che l’ecosistema li fa diventare; adattandosi ad un ambiente nel quale molti altri organismi non ce la fanno.
Nel mondo delle imprese, equivale a consentire alla tua azienda di diventare ciò che il mercato vuole che diventi, piuttosto che concentrarsi ed ostinarsi sulle proprie ambizioni o idee preconcette. Ciò significa entrare nel mercato, sedersi e osservare attentamente cosa succede. Di certo non ti sto dicendo di snaturarti e diventare ciò che non sei, quello che intendo è capire il mercato ed entrare in sinergia con esso.
Un maestro di questa arte è Mark Zuckerberg. Non ha mai immaginato cosa potesse diventare facebook, ha semplicemente permesso che accadesse. Ricorda che all’inizio Facebook era solo una piattaforma per commentare e abbordare ragazze nel college di Harvard. Non aveva nulla del social network.
Tuttavia, gradualmente il mercato lo ha scolpito in modi del tutto imprevedibili, assumendo vita propria. Un vero e proprio Cigno Nero. E Mark non ha fatto altro che seguire la strada che Facebook stava prendendo.
Certo di Facebook ne esiste solo uno, ma penso che ogni imprenditore possa imparare molto da questo esempio. Un approccio di leadership altamente organico ed emergente che imitava lo sviluppo evolutivo – l’opposto polare del modello di “leader visionario” adottato dalla maggior parte degli imprenditori.
Sii consapevole del tuo ruolo e non deviare da esso
Ogni organismo ha un ruolo nell’ecosistema – un “lavoro” che è stato definito tramite il processo di evoluzione delineato qui sopra. Qualunque sia il ruolo, l’organismo è stato progettato per eseguirlo perfettamente. E se mai tentasse di occupare il ruolo di un altro organismo non riuscirebbe a svolgere il lavoro altrettanto bene.
Ad esempio, immagina se un’ape decidesse di iniziare a fare il lavoro di una formica. L’ape è totalmente mal equipaggiata per questo ruolo e il fallimento sarebbe inevitabile.
Applicando questa logica alle imprese, significa essere sicuri di quale sia il tuo ruolo particolare nel mercato, e non lasciarti sedurre nel tentativo di eseguire quello di un’altra specie (cioè la società).
Nokia ha imparato questa lezione nel modo più duro. Inizialmente, erano produttori di telefoni robusti, semplici, “come tutti” come il 3310. Questo era, se vuoi, nella loro “natura” – e seguendo la loro natura hanno raggiunto una quota di mercato superiore al 50%; un numero al quale nessun altro produttore di telefoni si è mai avvicinato.
Ma poi, quando è arrivato l’iPhone, sono diventati gelosi e hanno provato a copiarlo, così hanno potuto dimostrare che anche loro potevano realizzare telefoni eleganti e di lusso. Sfortunatamente, questo comportamento non era nella loro natura – erano l’ape che cercava di essere una formica – e i loro affari si sbriciolarono.
Se avessero riconosciuto il loro ruolo nel sistema, probabilmente avrebbero prosperato fino ad oggi.
Non competere con i tuoi concorrenti, collabora.
C’è un fraintendimento del darwinismo che dipinge un’immagine della natura come un sistema altamente competitivo. “Sopravvivenza del più adatto” è inteso come sopravvivenza del più forte, più aggressivo, più competitivo. Ma non è questo che significa quel termine. “Sopravvivenza del più adatto“, letteralmente, significa sopravvive chi “si adatta” meglio – chi si adatta al sistema circostante, in modo simbiotico. In altre parole, la sopravvivenza di chi collabora con altri organismi, non di chi compete.
Tutte le specie cercano, soprattutto, l’equilibrio con le altre specie che li circondano: relazioni basate sulla fiducia reciproca, dove hanno bisogno l’una dell’altra per sopravvivere in modo sano.
Nel mondo delle imprese, questa idea si applica ugualmente. Le aziende di maggior successo non cercano di distruggere i loro concorrenti – cercano di bilanciarsi con loro.
Quando Southwest Airlines ha rivoluzionato il settore aereo, non lo ha fatto attaccando gli altri competitors presenti sul mercato.
Lo ha fatto decidendo di “cedere” una parte del mercato (viaggiatori d’affari), in modo da poter creare un nuovo settore di mercato complementare ai viaggiatori d’affari, compagnie aeree low cost. In sostanza hanno giocato ad essere lo yin, se i loro concorrenti erano lo yang. Hanno creato uno stato di equilibrio che porta ad un mercato sano e produttivo.
L’idea di vincere nel tuo mercato rifiutando di competere è estremamente potente, com’è raccontato nel libro Strategia Oceano Blu.
Per concludere
Sappiamo da sempre quanto la natura sia più saggia di noi. Sperimentando i concetti qui sopra è possibile permettere alla propria impresa di prosperare nel lungo periodo, ed essere pionieri di un mercato sano.
So bene quanto sia difficile pensarlo, eppure sperimentando questi concetti ed implementandoli anche nelle piccole attività dell’impresa penso che il cambiamento nel lungo periodo sia veramente grande e proficuo.
Dimmi cosa ne pensi!
So che è un articolo con pensieri molto controversi e mi piacerebbe sapere cosa ne pensi e se vuoi aggiungere altro fallo qui sotto nei commenti.