Sono un appassionato di motori e di velocità. Qualche tempo fa mi è saltata all’occhio la storia di Bruce McLaren, il fondatore del team di Formula 1 e della casa automobilistica che porta il suo nome, ed ho notato come Bruce sia stato un esempio di imprenditore determinato e lungimirante.

I suoi risultati definiscono e dimostrano come la determinazione, la capacità di pensare in maniera innovativa, la convinzione e la passione per ciò che fai e stai facendo possono portarti al successo.
In poco tempo ha ottenuto risultati che la maggior parte delle persone avrebbe potuto ottenere in più vite, costruendo con grande successo ciò che sarebbe diventato un marchio globalmente rispettato ed ammirato. McLaren sinonimo di prestazioni ai massimi livelli.

mclaren-bruce-5-lezioni-imprenditore-2

 

La storia di Bruce McLaren è densa di lezioni. E chi come me aspira a diventare un imprenditore o lo è già a tutti gli effetti, può imparare veramente tanto da questo grande  innovatore e pensatore neozelandese.

 

1. Superare gli ostacoli

A nove anni gli fu diagnosticato un problema all’anca che lo costrinse a letto per tre anni, con le gambe ingessate. È stata un’esperienza devastante che gli ha impedito di giocare a pallone con gli amici e di vivere un’infanzia come quella di molti altri bambini, che lui vedeva giocare e correre fuori dalla finestra.

Ha mostrato una profonda determinazione a non farsi ostacolare dai suoi problemi, e continuando a sognare. Ha studiato molto. Ha trascorso un infinito numero di ore a discutere del suo immenso amore per le auto con il padre. Il quale era proprietario di un’officina. Dopo 3 anni, costretto a letto, tornò finalmente a camminare sulle sue gambe.

La resilienza dimostrata da Bruce è qualcosa che ognuno di noi può imparare. È quella caratteristica che riconosco e ammiro negli imprenditori, che come Bruce non si arrendono davanti alle difficoltà. Nella vita e nel business, ci sono ogni giorno nuove sfide da superare e affrontare, e con il giusto atteggiamento è possibile emergere più forti di prima.

Nel caso di Bruce, è stata la sua risposta alla condizione che gli ha permesso di continuare a sognare, non la condizione stessa.

 

 

2. Ricerca dell’innovazione  

Crescendo, Bruce ha passato molto tempo a sfidare se stesso. Ha meccanicamente migliorato vecchie macchine, imparando come funzionavano e cosa era necessario per renderle più veloci. Da adolescente ha migliorato la sua Austin Seven, trasformandola in una macchina sempre più competitiva.

Per Bruce, un’auto non era mai perfetta. Grazie alla curiosità, alla ricerca di innovazione e agli errori trovava sempre cambiamenti che potevano renderla più veloce, aumentare la tenuta o la sicurezza

 

Sei convinto che i tuoi prodotti, servizi o processi siano perfetti? O pensi che ogni prodotto, servizio o processo possa essere migliorato ancora, e ancora?

 

3. Visione illimitata

5-lezioni-impresa-bruce-mclaren-3Bruce fin da adolescente si rivelò un grande guidatore, e divenne subito chiaro che la sua visione si estendeva ben oltre il parabrezza. Fu l’inventore, l’ingegnere, il creatore e il tester. Ha sempre gestito al meglio la paura, quasi da sembrarne immune. Si è dimostrato determinato a superare i limiti, sia personali che tecnologici. Questi tratti li ha condivisi poi con il co-fondatore della McLaren, Michael Dell, la cui intrepida ricerca di innovazione e una visione utopica gli hanno permesso di guidare sulla strada della crescita, realizzando un sogno che oggi vale 67 miliardi di dollari.

Questo passaggio, penso sia di grande ispirazione e aiuti a capire come ciò che si desidera ardentemente può diventare realtà. Ovvero con il duro lavoro, superando i limiti della propria zona di comfort, Imparando a gestire la paura dell’ignoto, continuando a perseguire il proprio grande sogno e pensando fuori dagli schemi.

 

4. Coraggio e un pizzico di follia 

Nel 1958, a soli 21 anni, lasciò tutto ciò che conosceva in Nuova Zelanda e si trasferì nel Regno Unito all’inseguimento dei suoi sogni. Ha vinto la sua prima gara di Formula 1 all’età di 22 anni, e ha fondato la propria squadra di corse a soli 27 anni. Si è assunto rischi audaci che ha affrontato con forte determinazione

 

“La vita si misura in risultati, non in anni”

 

Quelle parole si dimostrarono molto profetiche e appropriate a Bruce quando perse tragicamente la propria vita nel 1970 mentre faceva quello che amava di più – testare i limiti della sua ultima creazione.

 

5. Attrarre il meglio

Oltre che innovatore, Bruce, è stato in grado di costruire una squadra che aspirava alla perfezione, coinvolgendo le persone giuste e con le giuste competenze, intorno a lui. Più di 55 anni fa ha riunito un piccolo gruppo di individui che la pensavano allo stesso modo – meccanici, ingegneri e piloti – e li ha ispirati a creare una squadra di corse che alla fine avrebbe vinto il campionato del mondo di Formula 1, collezionando 20 titoli e 182 Grand Prix.

 

Può essere bello lottare da soli, ma è ancora più bello ed efficace farlo in squadra. Sia che competi nello sport tecnologicamente più avanzato al mondo, sia nel mondo della piccola impresa. Questo è il motivo per cui avere i collaboratori e i partner giusti è così importante.

 

Il mondo delle corse e delle piccole imprese ha molto in comune. Sono entrambi estremamente veloci, richiedono dedizione per avere successo, sono eccitanti da vivere e sono soggetti ad occasionali battute d’arresto.

 

via GIPHY